Niente di nuovo sul fronte della sanità regionale, il consiglio regionale di ieri ha bocciato le mozioni a firma dem per gli screening nelle scuole e società sportive.
Il gruppo di maggioranza consiliare pesarese aveva presentato e approvato un Ordine del giorno “Screening Scuole Sicure” e la richiesta è approdata ieri in regione.
Si chiedeva di organizzare un sistema di screening periodico nelle scuole, pianificato e coordinato dal servizio sanitario regionale, come accade già in altre regioni o quantomeno la fornitura dei 600mila tamponi inutilizzati a seguito dello screening di massa.
Il punto fondamentale era dare all’intera popolazione scolastica la possibilità di sottoporsi periodicamente a test rapidi, gratuiti e volontari, per tracciare i contagi. La giunta regionale ha scelto diversamente e i risultati, purtroppo, sono sotto gli occhi di tutti con numerosi focolai in varie scuole marchigiane, specie nel territorio anconetano.
Anche la mozione che chiedeva di siglare una convenzione per permettere alle società sportive marchigiane di eseguire gratuitamente i tamponi antigenici agli atleti impegnati nelle competizioni agonistiche giovanili non ha ricevuto l’approvazione.
L’intento e il buon senso era quello di farsi carico di due precise esigenze: permettere ai ragazzi di frequentare la scuola e fare sport in totale sicurezza, ritrovando così anche i momenti di socialità perduta a causa del Covid, e sostenere il prezioso e infaticabile impegno delle società sportive dilettantistiche, messe in grande difficoltà dalla pandemia.
La destra in regione dimostra nei fatti che l’istruzione e lo sport giovanile non sono in questo momento una priorità. Incredibili le parole di alcuni consiglieri
esponenti di maggioranza che hanno dichiaratamente espresso il concetto di inutilità dei tamponi antigenici, come sempre garanti a giorni alterni, dopo aver espresso il grande parere favorevole allo screening di massa, che non si è dimostrato così efficace in quanto troppo generalizzato e non mirato su specifici settori primari quali la scuola e lo sport. Non regge altresì neanche la motivazione della non sottrazione di personale medico alle vaccinazioni in atto.
Il Sindaco Ricci con una proposta che guarda al buonsenso dell’operazione di screening scuole sicure, che ha già riscontrato un valido risultato nella prima fase effettuata un mese fa, per il superamento del problema aveva chiesto il coinvolgimento di partner di prestigio quali Ail Pesaro accollandosi come comune i relativi oneri. Resta sempre da comprendere quale sarà la destinazione e l’utilizzo dei 600mila tamponi inutilizzati e dormienti nei magazzini della Regione. Chiederemo a tempo debito il resoconto del loro impiego, son pur sempre di proprietà pubblica ad uso dei marchigiani, ma al momento ci si concentrerà sulle priorità per i nostri studenti e il diritto allo studio, senza alcun aggravio per scuole e famiglie.
Registriamo quindi un ulteriore presa di posizione ostruzionista di questa maggioranza regionale e ci sgomenta ancor di più il voto negativo dei consiglieri regionali pesaresi (Baiocchi e Sefilippi su tutti) che col loro no dimostrano di non aver a cuore la sicurezza nelle scuole pesaresi e marchigiane senza tutelare inoltre i tanti giovani impegnati nelle società sportive. Pesaro procederà in autonomia, investendo con senso prioritario risorse comunali per la salute della comunità.