La destra pesarese, nella figura di Giulia Marchionni, candidata al Consiglio comunale con la lista Prima c’è Pesaro, afferma che gli investimenti fatti negli anni da questa Amministrazione sul welfare siano tesi a creare una rete di clintelismi. Politicamente, rispondiamo con i fatti a queste gravi affermazioni e a un modo di fare politica ricorrente della destra pesarese, teso a gettare fango sull’avversario e a lanciare accuse non comprovate da alcunché.
Contrariamente alla destra, che promette bonus a pioggia a tutti i cittadini, senza alcuna distinzione volta a tutelare le fasce più deboli della popolazione, noi crediamo fortemente nella progressività come strumento di equità e nella distribuzione dei servizi in base a reddito e necessità. Per non lasciare indietro nessuno e nessuna.
In questi anni l’Amministrazione comunale ha investito numerose risorse sulle politiche di welfare, cercando di differenziare i servizi a seconda delle diverse problematiche e sostenendo maggiormente le fasce deboli. Uno degli obiettivi è stato quello di garantire la personalizzazione dei servizi condividendo progettualità con il Terzo Settore coordinate dall’Ambito Territoriale Sociale 1, favorendo quindi una politica di gestione integrata tra comuni. Inoltre, si è sempre cercato di coinvolgere più soggetti nella collaborazione e gestione dei servizi: 11 cooperative sociali, 33 associazioni di volontariato e 3 fondazioni.
Sulle politiche per la famiglia, i servizi sono stati implementati grazie all’attivazione di 2 centri per le famiglie a Pesaro, in via Petrarca e via Rossini, che nascono per offrire sostegno alle famiglie nei compiti educativi e di cura, accompagnando le famiglie nei loro percorsi di crescita e offrendo ascolto e aiuto ai genitori quando incontrano problematiche e difficoltà. I centri per le famiglie dell’ambito (sia a Pesaro che a Gradara) hanno coinvolto 6391 persone.
Inoltre, insieme ad Asur abbiamo avviato un percorso nascita ed età evolutiva strutturato con una serie di interventi che prevedono, tra le tante azioni, una consulenza educativa e psicologica prima e dopo il parto ai fini di superare tutti gli ostacoli per il benessere del bambino e della sua famiglia e di prevenire depressioni post parto. Sostenere le donne durante la gravidanza e anche dopo il parto è fondamentale per evitare che la mamma si senta sola nelle difficoltà relative la gestione della relazione con il neonato.
Un altro strumento di supporto per le famiglie è la Carta Famiglia, attiva già da alcuni anni, una tessera gratuita emessa dal Comune che offre sconti e agevolazioni alle famiglie applicati direttamente dalle aziende e esercenti commerciali che aderiscono all’iniziativa. La carta famiglia è rivolta a nuclei composti da uno o due genitori con almeno tre figli minori di anni 26, con un valore dell’indicatore della situazione economica equivalente (ISEE) pari o inferiore ad euro 25.000,00; famiglie con uno o due genitori con un caso di affido/adozione o con un figlio minore di anni 26 in situazione di disabilità riconosciuta ai sensi della L. 104/92; nuclei con figli minori in condizione di disagio socio-economico in carico al Servizio Sociale Professionale (Servizi Sociali); beneficiari del reddito di inclusione ai sensi del D.Lgs. n. 147/ 2017 con almeno un figlio minore di 18 anni.
Nel settore della disabilità sono stati realizzati diversi interventi, finalizzati al miglioramento della qualità della vita delle persone disabili e soprattutto sono state messe in campo progettualità per la persona, progetti personalizzati. La novità del 2019 è la compartecipazione del Comune al progetto regionale “Vita indipendente” (32.000 euro) e l’attivazione di un progetto ministeriale sempre legato a vita indipendente e rivolto all’autonomia delle persone disabili (100.000 euro). Grande attenzione anche per i disabili sensoriali (199.216,77 euro) le disabilità gravissime (393.293, 30) lo spettro autistico (16.478,50 euro) e altre risorse afferenti alla ex legge 18 relativa le disabilità (951.807,04 euro).
Ancora, un’altra grande novità è l’attivazione della legge del “Dopo di Noi” l.112/2016 che prevede assistenza in favore delle persone con disabilità grave prive del sostegno famigliare, interventi di supporto alla domiciliarità in soluzioni alloggiative. Entro il 2019 infatti saranno attivati 3 appartamenti al fine di garantire autonomia e indipendenza delle persone disabili.
Infine, ricordiamo come già a livello nazionale sia possibile accedere, grazie al Governo Renzi, a due bonus in questo caso rivolti a tutti: il Bonus Mamma Domani (800 euro) e Bonus Asilo Nido (da 1500 euro all’anno), mentre ilBonus Bebè va calcolato in base all’ISEE. Allo stesso tempo, crediamo sia fondamentale avere un sistema di servizi efficace che possa supportare le famiglie nelle loro problematiche, ognuna in base alle proprie necessità, sempre in linea con uno dei principi guida del progressismo di sinistra: di più a chi ha meno.