Oggi ha al suo fianco una squadra di 193 persone, già presentate alla città, mentre l’opposizione decide nelle segrete stanze
Il centrodestra locale si è riunito qualche settimana fa in una stanza e ha scelto Nicola Baiocchi, segretario di Fratelli d’Italia
cittadino. Ma in realtà le carte si danno a livello nazionale, in un vertice ad Arcore tra Salvini, Meloni e Berlusconi, in cui, apprendiamo dalla stampa locale, il candidato Baiocchi viene ancora oggi messo in discussione per la sua
debolezza. Lo specchio di una politica della destra locale, senza idee e senza argomenti, fatta di fanta rendering e di continui sforzi tesi a impedire la realizzazione dei progetti e dei cantieri della città. Una destra che a poco meno di due mesi dalle elezioni non ha ancora indicato chi manderà in Consiglio comunale, avendo finora presentato solo liste vuote, anonime, senza facce e
persone. E ancora, il risultato di una politica in cui il candidato sindaco non è scelto dai cittadini ma all’interno di uno sgangherato sistema per spartirsi le poltrone equamente in tutta la regione e nel Paese. Insomma, un brutto
spettacolino, dove le persone diventano pedine di uno squallido gioco da tavolo. La vecchia politica, che si spaccia per nuova.
Il Movimento 5 Stelle locale invece indica dopo mesi di guerre interne Francesca Frenquellucci, attuale consigliera comunale. A decidere è la Casaleggio Associati, che sceglie in maniera poco chiara di certificare la sua lista invece di quella di Mirko Ballerini, fondatore del meetup a Pesaro e già candidato Sindaco nel 2009. Poi arrivano le dimissioni di Silvia D’Emidio, attacchi sui giornali, scene da prima repubblica.
Un MoVimento spaccato e litigioso, che si riempie la bocca di parole d’ordine come “democrazia diretta” e “persone”, ma che non ci parla, non le consulta, fa al contrario prendere le decisioni a aziende private composte di personaggi non eletti da nessuno.
Il Partito Democratico e la sua coalizione hanno fatto le primarie 5 anni fa, libere, aperte a tutti. Le vinse Matteo Ricci che poi sarebbe di lì a poco diventato sindaco. Ora corriamo affinché possa essere riconfermato, con al suo fianco una squadra fatta di 193 persone vere, inserite e stimate all’interno del tessuto sociale pesarese. Persone che ci hanno messo la faccia. Non profili fake, né figurine, né pedine scelte a tavolino ad Arcore o negli uffici della Casaleggio Associati.
Facciamo da sempre della partecipazione democratica e del coinvolgimento delle persone il nostro punto di forza. Continuiamo in questa direzione, consapevoli che per fare un buon lavoro sia necessario avere a cuore la propria città e cittadini.